L'instancabile Zorn riesce sempre a mantenere un fitto calendario di uscite ed a poca distanza da "Madness, Love and Mysticism" prosegue il discorso intrapreso da quest'album: omaggi alla cultura dell'estremo e dell'underground artistico, tributi ad isolati fuoriclasse del genio creativo. Quattro composizioni interpretate dallo stesso Zorn insieme alla violinista Jennifer Choi estremamente differenti l'una dall'altra: con "American Magus" e "The Nerve Key" John Zorn esegue e compone per la prima volta brani di dura e pura computer music mentre "Beuysblock" è uno straordinario brano per pianoforte, string orchestra ed un'enorme mole di attrezzi sonori fatti in casa (forbici, mattoni, foglie secche, dischi a 78 giri, penne, libri, indumenti, chiavi, martelli, megafoni...) tutti creati ed utilizzati dal maestro. Conclude l'opera "In the Very Eye of the Night" che è un geroglifico sonico, un'oscura soundtrack con suoni d'acqua, flauto e basso elettrico. Su Composer Series. |
