(Atlantic 8192) Clarence Carter (voc, g); Aaron Varnell, Charles Chalmers (ts); Floyd Newman (bs); Gene Miller (tp); Barry Beckett (org); Linden Oldham (p); Albert Lowe (g); David Hood (b); Roger Hawkins (dr) – Registrato nel 1968 nei Fame Studios di Muscle Shoals, Alabama, da Rick Hall. Clarence Carter, il bluesman, chitarrista di talento e ironico paroliere cieco sin dalla prima infanzia, imparò a suonare la chitarra da solo. Dopo essersi diplomato in musica, formò il duo Clarence & Calvin con Calvin Scott, per poi intraprendere la carriera da solista con l’etichetta Fame di Rick Hall. Tra i primi singoli registrati ai Fame Studios ci furono diverse hit e, dopo essere passato all’Atlantic Records, “Looking for a Fox” raggiunse la Top 20 delle classifiche r&b e “Slip Away” ottenne il disco d’oro. I leggendari Fame Studios rimasero, per così dire, la base di Carter per tutta la sua permanenza all'Atlantic Records. “This is Clarence Carter” inizia con un tono meditabondo e pacato che non sembra adattarsi del tutto all’immagine spensierata e ironica del grande cantante soul. “Do What You Gotta Do”, scritta da Jim Webb, è una meravigliosa e malinconica ballata mid-tempo, intrisa delle tastiere di Barry Beckett e piena di fiati. Emerge poi il lato funky di Carter come dimostrano tre brani ballabili e coinvolgenti: “Wind It Up”, con argute improvvisazioni e un feroce assolo d’organo, la provocante e sincopata “Thread the Needle” e la fumosa e irresistibile “Funky Fever”, tutte scritte dallo stesso Carter. “Slippin’ Around” di Dan Penn e Spooner Oldham ha un ritmo non ortodosso in stile bossa nova che ricorda “What’d I Say” di Ray Charles, mentre l’inconfondibile risata di Carter fa la sua prima apparizione nel funk-rocker travolgente “I’m Qualified” che vanta lo stesso groove unico e contagioso ascoltato per la prima volta in “In the Midnight Hour” di Wilson Pickett. “She Ain’t Gonna Do Right”, scritta dallo stesso Carter, aggiunge un tocco di country dell’Alabama al mix, con Beckett che contribuisce con un riff d’organo accattivante e persistente nel ritornello. Soul, blues, funk, r&b: un album gigantesco da un gigante del genere. |