WALDRON MAL :  RAT NOW... PARIS 70  (SAM RECORDS)

“Rat Now… Paris 70” è stato registrato nel Hotel Palais d’Orsay di Parigi il 10 marzo 1970 durante il Festival Internazionale del Suono. Si tratta di un disco che ha immortalato la rinascita del pianista Mal Waldron dopo una lunga pausa dovuta alla sua dipendenza dalle droghe: al fianco di Waldron ci sono il batterista Christian Vander (co-fondatore del gruppo Magma) e il bassista Jean-François Catoire. Nel 1969 Waldron, che aveva registrato “Free at Last” per ECM, si era esibito in un club ad Antibes, in Francia, con Vander e Catoire: molti critici avevano elogiato la qualità di quel trio e il defunto giornalista Maurice Cullaz, un grande ammiratore di Waldron, arrivò persino a dire di aver «raramente sentito questi tre musicisti suonare in modo così straordinario». La stessa coesione è evidente nel brano di apertura “Rat Now” dell’omonimo disco, un tema che era apparso in “Free at Last” registrato solo quattro mesi prima. Waldron suona nel suo stile caratteristico, con la mano sinistra che accentua un costante movimento di risacca, mentre la mano destra sprigiona un’energia controllata. Le percussioni sfrenate di Vander conferiscono una dimensione libera a questo brano che mostra l’influenza fondamentale che il grande Thelonious Monk aveva esercitato sullo stile pianistico di Waldron, insieme a quello di Bud Powell. “Champs Elysées”, una composizione apparsa nell’album “Impressions” del 1959, è caratterizzata da linee melodiche impregnate di blues che si mescolano allegramente alle figure vorticose fornite da Waldron e dai suoi partner. “Rock My Soul” possiede un ritmo inebriante creato dalla mano sinistra del pianista e un lirismo controllato proveniente invece dalla sua mano destra. La batteria tumultuosa di Vander alimenta il flusso con un jazz robusto che trabocca di frasi vigorose e quando il tempo si placa, il contrabbasso di Jean-François Catoire crea una tregua che non inganna nessuno: annuncia un finale febbrile. Il brano che chiude “Rat Now… Paris 70” è “Mount Fujiyama”, pezzo ispirato da un viaggio in Giappone che Waldron fece nell’inverno del 1969 e caratterizzato da una grande serenità e un profondo lirismo.
WALDRON MAL
RAT NOW... PARIS 70
SAM RECORDS - CD: SAM 33
“Rat Now… Paris 70” è stato registrato nel Hotel Palais d’Orsay di Parigi il 10 marzo 1970 durante il Festival Internazionale del Suono. Si tratta di un disco che ha immortalato la rinascita del pianista Mal Waldron dopo una lunga pausa dovuta alla sua dipendenza dalle droghe: al fianco di Waldron ci sono il batterista Christian Vander (co-fondatore del gruppo Magma) e il bassista Jean-François Catoire. Nel 1969 Waldron, che aveva registrato “Free at Last” per ECM, si era esibito in un club ad Antibes, in Francia, con Vander e Catoire: molti critici avevano elogiato la qualità di quel trio e il defunto giornalista Maurice Cullaz, un grande ammiratore di Waldron, arrivò persino a dire di aver «raramente sentito questi tre musicisti suonare in modo così straordinario"». La stessa coesione è evidente nel brano di apertura “Rat Now” dell’omonimo disco, un tema che era apparso in “Free at Last” registrato solo quattro mesi prima. Waldron suona nel suo stile caratteristico, con la mano sinistra che accentua un costante movimento di risacca, mentre la mano destra sprigiona un’energia controllata. Le percussioni sfrenate di Vander conferiscono una dimensione libera a questo brano che mostra l’influenza fondamentale che il grande Thelonious Monk aveva esercitato sullo stile pianistico di Waldron, insieme a quello di Bud Powell. “Champs Elysées”, una composizione apparsa nell’album “Impressions” del 1959, è caratterizzata da linee melodiche impregnate di blues che si mescolano allegramente alle figure vorticose fornite da Waldron e dai suoi partner. “Rock My Soul” possiede un ritmo inebriante creato dalla mano sinistra del pianista e un lirismo controllato proveniente invece dalla sua mano destra. La batteria tumultuosa di Vander alimenta il flusso con un jazz robusto che trabocca di frasi vigorose e quando il tempo si placa, il contrabbasso di Jean-François Catoire crea una tregua che non inganna nessuno: annuncia un finale febbrile. Il brano che chiude “Rat Now… Paris 70” è “Mount Fujiyama”, pezzo ispirato da un viaggio in Giappone che Waldron fece nell’inverno del 1969 e caratterizzato da una grande serenità e un profondo lirismo.
anche disponibiliemissione del 17 Febbraio 2025