Il bassista Kim Cass fa parte di un gruppo di improvvisatori d’avanguardia con sede a Brooklyn che sta creando opere dall’incredibile acutezza ritmica. “Levs”, il debutto dell’artista per l’etichetta Pi Recordings, vede la partecipazione del pianista Matt Mitchell e del batterista Tyshawn Sorey che ha definito Cass «un compositore e musicista unico: quest’uomo può fare cose che non sembrano possibili al basso, mostrando una padronanza tecnica dello strumento al livello dei più celebri virtuosi di qualsiasi genere musicale». Le composizioni di “Levs” sono profondamente peculiari, costruite su palafitte di strutture complesse e poliritmiche e su un mare di oscurità armonica. Cass suona con una precisione che sembra oltre i limiti tecnici dello strumento. Le improvvisazioni strutturate di Sorey alla batteria alternativamente rinforzano e sconvolgono: paradossalmente più la musica è complessa, più suona libera, ma è in realtà il risultato di una coordinazione artistica intensa e meticolosa. “Levs” è un disco onirico, intriso di un senso di mistero inquietante. Matt Mitchell ha affermato che Cass «come bassista improvvisatore possiede una padronanza temibile che deriva sia da un’immersione completa nell’intera storia del jazz e della musica improvvisata, sia da un virtuosismo strumentale meticolosamente sviluppato che deve essere ascoltato per crederci. Come compositore raggiunge una molteplicità assolutamente nuova e raffinata all’interno della quale rifrange e risintetizza la sua miriade di precedenti musicali preferiti. “Levs” è vertiginoso e lussureggiante e dovrebbe restare uno dei gioielli di questa epoca». |