Registrato negli anni '60, quando John Lee Hooker (1917-2001) visse la sua definitiva consacrazione presso il grande pubblico, "Get Back Home in the Usa" propone il geniale bluesman in una performance da solista in cui è possibile apprezzare al meglio le raffinatezze della sua arte. La sessione è stata immortalata il 30 novembre del 1969 al Monsestier-Lemay Studio, in Francia, e Hooker deve aver avuto molta nostalgia di casa, visto che la traccia di apertura, "Get Back Home In the Usa", descrive dettagliatamente il suo ritorno in patria e la gioia che ne sarebbe derivata. Dopo questo momentaneo raggio di sole, però, le cose tornano presto a climi più familiari, con la desolazione del lento blues "T.B. is Killing Me" e la disperazione sfrenata di "When My First Wife Left Me". Hooker ha registrato questo brano molte volte nel corso della sua carriera, ma questa è una delle versioni più belle, che scandaglia gli abissi della vergogna e del rimorso. Il lavoro chitarristico crudo e pungente di Hooker raggiunge in questo disco vette mai toccate prima d'ora. Anche l'ennesima registrazione di "Boogie Chillen" è carica di una verve impossibile da trovare altrove. "Get Back Home in the Usa" è allo stesso tempo un'eccellente introduzione al mondo sensuale e affascinante di John Lee Hooker, ma anche un tassello imperdibile nelle collezioni dei suoi fan più accaniti. |