THE PIANO CHOIR :  HANDSCAPES  (PURE PLEASURE)

Handscapes della formazione The Piano Choir è una pubblicazione davvero straordinaria proposta da una band composta da sette pianisti eccellenti che sono Stanley Cowell, Nat Jones, Hugh Lawson, Webster Lewis, Harold Mabern, Danny Mixon e Sonelius Smith. Registrato dal vivo al Public Theatre di New York nel giugno e nell'ottobre del 1972, la battaglia tra sette tastiere diverse, accompagnate da pochissime percussioni, non dovrebbe funzionare, invece è sublime, in particolare i brani Jaboobie's March (Hugh Lawson) ed Effi (Stanley Cowell). Al momento dell'uscita del disco, Phyl Garland scrisse su Ebony Magazine di Chicago: Non è necessario essere un fanatico del pianoforte per apprezzare una registrazione veramente innovativa. Prima di tutto immagina sette pianisti dotati e talentuosi seduti davanti a sette pianoforti a coda (con piano elettrico, organo, clavicembalo, alcuni tamburelli) intenti a fare a pezzi questi strumenti, musicalmente intendo. Il torrente sonoro che scaturisce dalle loro 70 dita è così potente e maestoso da essere diverso da qualsiasi cosa si sia mai sentito.
THE PIANO CHOIR
HANDSCAPES
PURE PLEASURE - 2xVinile: PP 19730
"Handscapes" della formazione The Piano Choir è una pubblicazione davvero straordinaria proposta da una band composta da sette pianisti eccellenti che sono Stanley Cowell, Nat Jones, Hugh Lawson, Webster Lewis, Harold Mabern, Danny Mixon e Sonelius Smith. Registrato dal vivo al Public Theatre di New York nel giugno e nell'ottobre del 1972, la battaglia tra sette tastiere diverse, accompagnate da pochissime percussioni, non dovrebbe funzionare, invece è sublime, in particolare i brani "Jaboobie's March" (Hugh Lawson) ed "Effi" (Stanley Cowell). Al momento dell'uscita del disco, Phyl Garland scrisse su Ebony Magazine di Chicago: "Non è necessario essere un fanatico del pianoforte per apprezzare una registrazione veramente innovativa. Prima di tutto immagina sette pianisti dotati e talentuosi seduti davanti a sette pianoforti a coda (con piano elettrico, organo, clavicembalo, alcuni tamburelli) intenti a fare a pezzi questi strumenti, musicalmente intendo. Il torrente sonoro che scaturisce dalle loro 70 dita è così potente e maestoso da essere diverso da qualsiasi cosa si sia mai sentito".
anche disponibiliemissione del 27 Febbraio 2023