John Hicks (1941-2006) ha dato molto al jazz per diversi decenni, ma non ha mai ricevuto l'apprezzamento che meritava. Ha fatto parte della band di Art Blakey, ha accompagnato la vocalista Betty Carter, ha collaborato con Pharoah Sanders, Arthur Blythe, Chico Freeman, Archie Shepp e David Murray e ha sempre dimostrato una grande passione per la musica di John Coltrane e per quella di McCoy Tyner. Un altro aspetto di questo musicista che viene spesso sottovalutato è il suo meraviglioso modo di suonare, la sua straordinaria capacità di creare composizioni melodiche, suggestive e uniche nel loro genere. Sarebbe difficile concepire il tributo ideale a John Hicks: come accompagnatore non è facilmente incasellabile. Sebbene sia sempre stato un jazzista puro ha lambito sia i confini del free jazz che quelli del puro romanticismo. "Hells Bells", disco registrato a Londra il 21 maggio del 1975, propone quattro tracce, tre composizioni di John Hicks e una del batterista Cliff Barbaro. Sono brani lunghi che metterebbero alla prova il coraggio di qualsiasi musicista, ma Hicks, Barbaro e il bassista Clint Houston affrontano le affascinanti composizioni con passione, grande tecnica e molta serenità, regalando all'ascoltatore un programma mozzafiato. |
