Lo stile compositivo di Mark Turner per il suo ultimo progetto intitolato "Return from the Stars" offre ai musicisti del suo quartetto, ovvero Jason Palmer (tromba), Joe Martin (contrabbasso) e Jonathan Pinson (batteria), molto spazio in cui muoversi. Album inebriante e riflessivo nel suo arco espressivo, "Return from the Stars" offre assoli straordinari, un'interazione abbagliante del sax tenore di Turner e della tromba di Palmer che sono due linee melodiche in movimento tra armonia e dissonanza, e una sezione ritmica che non ha paura di esprimersi. L'album è stato ispirato e prende il titolo dall'omonimo romanzo di fantascienza di Stanislaw Lem: non è necessario averlo letto per godersi appieno questa musica superba. Sebbene Turner sia stato una presenza frequente negli studi della Ecm, sia con il Billy Hart Quartet che in duo con Ethan Iverson, "Return from the Stars" è il primo album del sassofonista in quartetto dai tempi di "Lathe of Heaven" (2014). "Return from the Stars" è un lavoro che documenta in maniera precisa l'abilità artistica di Turner come sassofonista, il suono leggero e agile del suo strumento lo si potrebbe ascoltare all'infinito, nonchè il suo interessante pensiero concettuale come bandleader. |
