VAUGHAN STEVIE RAY :  TEXAS FLOOD  (PURE PLEASURE)

L'album di debutto di Stevie Ray Vaughan (1954-1990), Texas Flood, ha avuto alla sua uscita nel 1983 un impatto incredibile sul panorama musicale del tempo. In quegli anni il blues non era più alla moda come lo fu negli anni '60, ma Texas Flood è comunque riuscito a scalare la Top 40 rimanendo in classifica per più di sei mesi. Vaughan divenne una vera star e con lui il blues tornò a godere dei fasti di un tempo. Tuttavia Vaughan non convinceva tutti i critici: il suo talento strumentale era indiscusso, ma il suo stile canoro era molto vicino a quello di Albert King e Larry Davis. In effetti in Texas Flood, Vaughan non ha nascosto i suoi maestri, anzi li ha celebrati, ridando nuova linfa vitale a tutto un genere. L'album ha il ritmo di uno spettacolo da club, inizia con le due migliori canzoni autoprodotte di Vaughan, Love Struck Baby e Pride and Joy, per poi proseguire con un paio di cover, la title track a combustione lenta e una lettura emozionante di Tell Me di Howlin' Wolf, prima di raggiungere il culmine con Dirty Pool e I'm Crying e chiudere con Lenny, un lirico tributo jazz a sua moglie. Ascoltando Texas Flood diventa evidente che il vero successo di Vaughan è stato quello di creare qualcosa di personale fondendo diversi elementi dei suoi idoli. A volte il prestito è palese, altre più nascosto, ma tutto si fonde in uno stile che richiamava il passato ma guarda al presente.
VAUGHAN STEVIE RAY
TEXAS FLOOD
PURE PLEASURE - 2xVinile: PP 38734
L'album di debutto di Stevie Ray Vaughan (1954-1990), "Texas Flood", ha avuto alla sua uscita nel 1983 un impatto incredibile sul panorama musicale del tempo. In quegli anni il blues non era più alla moda come lo fu negli anni '60, ma "Texas Flood" è comunque riuscito a scalare la Top 40 rimanendo in classifica per più di sei mesi. Vaughan divenne una vera star e con lui il blues tornò a godere dei fasti di un tempo. Tuttavia Vaughan non convinceva tutti i critici: il suo talento strumentale era indiscusso, ma il suo stile canoro era molto vicino a quello di Albert King e Larry Davis. In effetti in "Texas Flood", Vaughan non ha nascosto i suoi maestri, anzi li ha celebrati, ridando nuova linfa vitale a tutto un genere. L'album ha il ritmo di uno spettacolo da club, inizia con le due migliori canzoni autoprodotte di Vaughan, "Love Struck Baby" e "Pride and Joy", per poi proseguire con un paio di cover, la title track a combustione lenta e una lettura emozionante di "Tell Me" di Howlin' Wolf, prima di raggiungere il culmine con "Dirty Pool" e "I'm Crying" e chiudere con "Lenny", un lirico tributo jazz a sua moglie. Ascoltando "Texas Flood" diventa evidente che il vero successo di Vaughan è stato quello di creare qualcosa di personale fondendo diversi elementi dei suoi idoli. A volte il prestito è palese, altre più nascosto, ma tutto si fonde in uno stile che richiamava il passato ma guarda al presente.
anche disponibiliemissione del 04 Luglio 2022