Come una microfotografia sonora, senza sentimentalismo, con misteriosi testi onirici e rime incisive che fluttuano all'interno di una traslucida biosfera strumentale acustico-elettronica, "Amniotic" rappresenta astrattamente i nove mesi che portano alla nascita di una nuova vita. Ben lungi dall'essere un disco di una cantautrice madre emotivamente sopraffatta, "Amniotic" elimina i clichés narrativi di speranza, dubbio, paura, gioia e depressione spesso collegati alla figura della donna in attesa, per documentare i meccanismi interni di cambiamento biologico e psicologico con un linguaggio che è allo stesso tempo scientifico e vernacolare. Attraverso la sua musica, Borchert ritrae in modo commovente sia l'antico mondo intrauterino che i moderni ambienti extracorporei, trovando tra loro contrasti e corrispondenze. Insiema a Mika Forsling (electronic processing), Simon Toldam (basso) e Peter Bruun (batteria), Johanna Borchert (voce, pianoforte, sintetizzatore) offre al pubblico uno splendido concept album di 12 canzoni che raccontano in modo assolutamente unico il primo viaggio dell'uomo. |