TURRENTINE STANLEY :  SUGAR  (PURE PLEASURE)

Se mai c'è stato un disco che rappresenta perfettamente il suono tipico di casa CTI Records e che tuttavia si distingue da esso, è Sugar di Stanley Turrentino. In questo progetto il sassofonista americano, un veterano della scena soul-jazz dagli anni '50, è affiancato da George Benson (chitarra), Lonnie Liston Smith (pianoforte elettrico), Freddie Hubbard (tromba), Ron Carter (basso), Butch Cornell (organo) e Billy Kaye (batteria) a cui si aggiunge, nei brani Sunshine ed Impressions, Butch Cornell (organo) mentre Richard 'Pablo' Landrum prende il posto di Smith. Il brano che dà il titolo al disco è un viaggio nel soul blues con un backbeat swing: c'è una fluida sezione ritmica che ad un certo punto cede il passo a Benson, Hubbard e Turrentine che lentamente alzano il tiro, facendo sobbollire il ritmo che culmina nell'assolo di Hubbard. Sunshine Alley di Butch Cornell ha un groove solido e funky, scandito dall'organo di Cornell e dalla batteria di Kaye. Ma la grande sorpresa è Impressions di John Coltrane. Turrentine è un tutt'uno col suo strumento, risuona con esso. Il basso di Carter crea una base per alcune meravigliose invenzioni di Benson e Smith, costruendo una serie di ponti armonici attraverso la modalità degli assoli. Coloro che hanno apprezzato Stanley Turrentine del periodo Blue Note, ascoltando Sugar rimarranno davvero senza parole.
TURRENTINE STANLEY
SUGAR
PURE PLEASURE - Vinile: PP 6005
Se mai c'è stato un disco che rappresenta perfettamente il suono tipico di casa CTI Records e che tuttavia si distingue da esso, è "Sugar" di Stanley Turrentino. In questo progetto il sassofonista americano, un veterano della scena soul-jazz dagli anni '50, è affiancato da George Benson (chitarra), Lonnie Liston Smith (pianoforte elettrico), Freddie Hubbard (tromba), Ron Carter (basso), Butch Cornell (organo) e Billy Kaye (batteria) a cui si aggiunge, nei brani "Sunshine" ed "Impressions", Butch Cornell (organo) mentre Richard 'Pablo' Landrum prende il posto di Smith. Il brano che dà il titolo al disco è un viaggio nel soul blues con un backbeat swing: c'è una fluida sezione ritmica che ad un certo punto cede il passo a Benson, Hubbard e Turrentine che lentamente alzano il tiro, facendo sobbollire il ritmo che culmina nell'assolo di Hubbard. "Sunshine Alley" di Butch Cornell ha un groove solido e funky, scandito dall'organo di Cornell e dalla batteria di Kaye. Ma la grande sorpresa è "Impressions" di John Coltrane. Turrentine è un tutt'uno col suo strumento, risuona con esso. Il basso di Carter crea una base per alcune meravigliose invenzioni di Benson e Smith, costruendo una serie di ponti armonici attraverso la modalità degli assoli. Coloro che hanno apprezzato Stanley Turrentine del periodo Blue Note, ascoltando "Sugar" rimarranno davvero senza parole.
anche disponibiliemissione del 21 Febbraio 2022