HANCOCK HERBIE :  CROSSINGS  (SPEAKERS CORNER)

(Warner BS 2617) Herbie Hancock (el-p, p, mellotron, perc); Bennie Maupin (ss, fl, b-cl, fl, perc); Eddie Henderson (tp, fhg, perc); Julian Priester (tb, perc); Patrick Gleeson (synth); Buster Williams b, perc); Billy Hart (dr, perc) - Registrato nel febbraio del 1972 ai Pacific Recording Studios, San Mateo, California, da Patrick Gleason. Prodotto da David Rubinson. Negli anni '70 il disco Crossings di Herbie Hancock era immancabile sugli scaffali delle librerie di molti studenti amanti del jazz fusion. La copertina dalle sfumature psichedeliche del disco aveva sicuramente favorito e facilitato la sua popolarità, anche se non era chiaro dove questi incroci avrebbero condotto il pubblico. Ma c'è altro: l'eccellente trombettista Eddie Henderson, spesso sottostimato come improvvisatore e compositore, e Bennie Maupin che come Hancock era cresciuto sotto l'ala protettrice di Miles Davis, suonano un numero incredibile di strumenti come si usava fare in quel periodo. Sintetizzatore e mellotron erano membri permanenti della formazione di Hancock ed in Crossings producono addirittura archi melodici. Se Quasar di Bennie Maupin lancia il gruppo e l'ascoltatore in territori extraterrestri, come affermato da qualche critico, è un punto controverso. Di certo Crossings può essere considerato un documento storico, ma questo non implica che le sue sonorità siano antiquate, al contrario. Si tratta di un disco fuori dal tempo e per questo anche gli ascoltatori più giovani troveranno piacere nell'ascoltare questo straordinario esperimento del secolo scorso.
HANCOCK HERBIE
CROSSINGS
SPEAKERS CORNER - Vinile: SPC 2617
(Warner BS 2617) Herbie Hancock (el-p, p, mellotron, perc); Bennie Maupin (ss, fl, b-cl, fl, perc); Eddie Henderson (tp, fhg, perc); Julian Priester (tb, perc); Patrick Gleeson (synth); Buster Williams b, perc); Billy Hart (dr, perc) - Registrato nel febbraio del 1972 ai Pacific Recording Studios, San Mateo, California, da Patrick Gleason. Prodotto da David Rubinson. Negli anni '70 il disco "Crossings" di Herbie Hancock era immancabile sugli scaffali delle librerie di molti studenti amanti del jazz fusion. La copertina dalle sfumature psichedeliche del disco aveva sicuramente favorito e facilitato la sua popolarità, anche se non era chiaro dove questi incroci avrebbero condotto il pubblico. Ma c'è altro: l'eccellente trombettista Eddie Henderson, spesso sottostimato come improvvisatore e compositore, e Bennie Maupin che come Hancock era cresciuto sotto l'ala protettrice di Miles Davis, suonano un numero incredibile di strumenti come si usava fare in quel periodo. Sintetizzatore e mellotron erano membri permanenti della formazione di Hancock ed in "Crossings" producono addirittura archi melodici. Se "Quasar" di Bennie Maupin lancia il gruppo e l'ascoltatore in territori extraterrestri, come affermato da qualche critico, è un punto controverso. Di certo "Crossings" può essere considerato un documento storico, ma questo non implica che le sue sonorità siano antiquate, al contrario. Si tratta di un disco fuori dal tempo e per questo anche gli ascoltatori più giovani troveranno piacere nell'ascoltare questo straordinario esperimento del secolo scorso.
anche disponibiliemissione del 25 Gennaio 2021