Il duo è la band più piccola esistente, ma è anche la più esigente. Nel duo il dialogo svela le personalità degli artisti, le capacità ed i limiti, senza pietà. Si sente tutto, qualsiasi errore o incertezza può influenzare il progetto, portarlo verso una direzione imprevista. Allo stesso tempo però, suonare jazz in duo è una sfida ed un'avventura per sperimentare, creare frizioni musicali senza perdere mai la connessione con il partner. In questo dialogo che è il jazz stesso, è essenziale trovare un terreno comune e questo richiede una sensibilità davvero sopraffina di cui sono dotati il pianista Chris Gall ed il percussionista Bernhard Schimpelsberger. Nelle 10 tracce del loro nuovo album "Myriad", i due artisti hanno creato un'espressione musicale che si nutre dei loro diversi approcci culturali. Gall affonda le sue radici nella musica classica europea e nell'improvvisazione occidentale, mentre Schimpelsberger ha più familiarità con la musica indiana e con le complesse strutture ritmiche della musica tradizionale mediorientale. In "Myriad" le composizioni si sviluppano da idee singole e brevi che quasi assomigliano a dei raptus. Spiega Schimpelsberger: "Le composizioni ci servono come bussola per questi viaggi sonori. Noi seguiamo il corso che esse stabiliscono ed allo stesso tempo lasciamo ampio spazio per l'improvvisazione. Anche qui, il duo offre una grande libertà". In questo modo la struttura annotata fornisce abbastanza spazio per la spontaneità e l'improvvisazione, adattandosi alle abilità ed alle mentalità dei due musicisti. "Myriad" è disponibile anche in versione vinile. |
