SMITH PATTI :  HORSES  (SPEAKERS CORNER)

(Arista AL 4066) Patti Smith (g,voc); Richard Sohl (p); Lenny Kaye (b, g, voc); Tom Verlaine, Allen Lanier (g); Ivan Kral (b, g, keyb, voc); Jay Dee Daugherty (dr) - Registrato nel gennaio del 1975 presso gli Electric Ladyland Studios, New York City, da Bernie Kirsh. Prodotto da John Cale. Patti Smith è stata definita dal New York Times la prima poetessa pubblicata a trasporre la sua poesia nel rock'n'roll, attirando i fans del rock sperimentale verso il cinema proibito della sua fantasia allucinata. L'artista ha iniziato la sua carriera in modo anticonvenzionale, con il chitarrista Lenny Kaye che accompagnava le letture delle sue poesie ed il grande fotografo Robert Mapplethorpe che finanziò il suo singolo cult punk-rock Hey Joe. Nel 1975 Smith pubblicò il suo album di debutto, Horses, un disco fatto di riff rock e dai ritmi parlati che creavano un suono punk-trash. La scena musicale rimase elettrizzata dal progetto e la rivista Creem lo definì come il miglior suono garage degli anni '70, ipotizzando che Patti Smith si fosse ispirata a Rimbaud, Burroughs, Dylan ed ai Velvet Underground. Le successive produzioni dell'artista furono liquidate come sentimentali e piene di autoincensamento, dal momento che la poetessa rock aveva smesso di usare la durezza metallica e la lingua cruda che caratterizzavano l'album d'esordio. Ecco perché Horses è considerato da molti una pietra miliare nella storia del rock, al quarantaquattresimo posto nella classifica dei '500 greatest albums of all times' della rivista Rolling Stone ed ecco perché è sicuramente un pezzo unico all'interno della fiorente discografia della visionaria del rock'n'roll.
SMITH PATTI
HORSES
SPEAKERS CORNER - Vinile: SPC 4066
(Arista AL 4066) Patti Smith (g,voc); Richard Sohl (p); Lenny Kaye (b, g, voc); Tom Verlaine, Allen Lanier (g); Ivan Kral (b, g, keyb, voc); Jay Dee Daugherty (dr) - Registrato nel gennaio del 1975 presso gli Electric Ladyland Studios, New York City, da Bernie Kirsh. Prodotto da John Cale. Patti Smith è stata definita dal New York Times "la prima poetessa pubblicata a trasporre la sua poesia nel rock'n'roll, attirando i fans del rock sperimentale verso il cinema proibito della sua fantasia allucinata". L'artista ha iniziato la sua carriera in modo anticonvenzionale, con il chitarrista Lenny Kaye che accompagnava le letture delle sue poesie ed il grande fotografo Robert Mapplethorpe che finanziò il suo singolo cult punk-rock "Hey Joe". Nel 1975 Smith pubblicò il suo album di debutto, "Horses", un disco fatto di riff rock e dai ritmi parlati che creavano un suono punk-trash. La scena musicale rimase elettrizzata dal progetto e la rivista Creem lo definì come il "miglior suono garage degli anni '70", ipotizzando che Patti Smith si fosse ispirata a Rimbaud, Burroughs, Dylan ed ai Velvet Underground. Le successive produzioni dell'artista furono liquidate come sentimentali e piene di autoincensamento, dal momento che la poetessa rock aveva smesso di usare la durezza metallica e la lingua cruda che caratterizzavano l'album d'esordio. Ecco perché "Horses" è considerato da molti una pietra miliare nella storia del rock, al quarantaquattresimo posto nella classifica dei '500 greatest albums of all times' della rivista Rolling Stone ed ecco perché è sicuramente un pezzo unico all'interno della fiorente discografia della visionaria del rock'n'roll.
anche disponibiliemissione del 02 Marzo 2020