Il sassofonista americano Stephen Riley ha fatto il suo ingresso nel mondo discografico con l'etichetta Steeplechase, precisamente con il disco "Inside Out" del 2005 che lo vedeva leader di un trio senza pianoforte, ma con sax tenore come strumento leader. Da allora Riley non ha mai cambiato line-up e anche nel suo nuovo album "Hold 'em Joe" è rimasto fedele a questa scelta fatta ormai parecchi anni fa. Il nuovo progetto del sassofonista americano, che per l'occasione è affiancato da Jay Anderson al basso e Adam Nussbaum alla batteria, è un vibrante tributo al grande Sonny Rollins, il primo musicista ad aver utilizzato, già nel 1957, il trio con sax tenore. Il critico musicale Greg Simmons ha scritto sulla rivista AAJ in riferimento al precedente disco di Riley "Hart-Beat": "Sebbene poco utilizzato, il trio con sax tenore è uno dei più grandi line-up jazz che esista. Stephen Riley ha studiato questo format e con "Hart-Beat" offre un contributo eccellente ad un canone piuttosto limitato". Con una track list che propone 11 brani tra cui "Hold 'em Joe" di Harry Belafonte, "Woody 'n' You" di Dizzy Gillespie, "I Don't Stand a Ghost of a Chance" di Victor Young e "The Song is You" di Jerome Kern, "Hold 'em Joe" è un disco intenso che mette in luce l'estrema raffinatezza di Stephen Riley al sax tenore. |