JOHNSON JEREMIAH :  STRAITJACKET  (RUF)

Nato e cresciuto a St. Louis, Jeremiah Johnson è una delle migliori voci del blues del Mississippi, un genere che, con uno stile introspettivo, fiero ed appassionato, racconta le difficoltà della vita quotidiana. Jeremiah ha iniziato a studiare chitarra all'età di 6 anni, traendo ispirazione dalla ricca eredità blues della sua terra e da chitarristi leggendari come Alvin Lee, Eric Clapton e Hank Williams Sr. e Jr.. Su queste influenze Johnson ha costruito le basi di una carriera che, attraversando crisi e momenti difficili, lo ha portato a vincere nel 2011 la St. Louis Blues Society International Blues Challenge, garantendogli il rispetto di pubblico e critica. Del suo ultimo lavoro, Straitjacket, Johnson dice: Questo è un album di originale rock 'n' blues americano con un'anima intrisa di soul dal sud. Chiudo gli occhi e sento la musica attraversarmi.... Prodotto e registrato da Mike Zito nei suoi studi in Texas, Straitjacket propone un lineup di eccellenti musicisti che sono Johnson (chitarra, voce), Frank Bauer (sax, voce), Benet Schaeffer (batteria) e Tom Maloney (basso). Il nuovo album di casa Ruf offre una cover di un brano di Alvin Lee ed 11 originali firmati da Johnson, brani senza filtri e veri nel raccontare alcuni momenti della vita dell'artista in cui molti ascoltatori potranno riconoscersi. Le atmosfere che si incontrano in questo viaggio sonoro sono molteplici: la leggerezza di Dirty Mind e Straitjacket, l'intensità di Believe in America e Old School con la loro evidente critica alla società moderna e l'incontenibile gioia della cover di Rock & Roll Music to the World di Alvin Lee che vede la band, a cui si aggiungono anche la voce e la chitarra di Zito, usare tutto l'entusiasmo necessario per dare vita ad un'interpretazione grandiosa e coinvolgente. L'ultima parola spetta a Jeremiah Johnson che nell'ultimo brano dell'album accompagna la voce alla sua chitarra: Voglio che la gente lasci suonare questo disco dalla prima all'ultima nota, che lo porti ad una festa, che lo ascolti guidando o mentre viaggia di notte su una Harley-Davidson. Voglio che questo disco faccia venire alla gente la voglia di ascoltarlo e lasciarsi andare ad un viaggio di emozioni.
JOHNSON JEREMIAH
STRAITJACKET
RUF - CD: RUF 1261
Nato e cresciuto a St. Louis, Jeremiah Johnson è una delle migliori voci del blues del Mississippi, un genere che, con uno stile introspettivo, fiero ed appassionato, racconta le difficoltà della vita quotidiana. Jeremiah ha iniziato a studiare chitarra all'età di 6 anni, traendo ispirazione dalla ricca eredità blues della sua terra e da chitarristi leggendari come Alvin Lee, Eric Clapton e Hank Williams Sr. e Jr.. Su queste influenze Johnson ha costruito le basi di una carriera che, attraversando crisi e momenti difficili, lo ha portato a vincere nel 2011 la St. Louis Blues Society International Blues Challenge, garantendogli il rispetto di pubblico e critica. Del suo ultimo lavoro, "Straitjacket", Johnson dice: "Questo è un album di originale rock 'n' blues americano con un'anima intrisa di soul dal sud. Chiudo gli occhi e sento la musica attraversarmi...". Prodotto e registrato da Mike Zito nei suoi studi in Texas, "Straitjacket" propone un lineup di eccellenti musicisti che sono Johnson (chitarra, voce), Frank Bauer (sax, voce), Benet Schaeffer (batteria) e Tom Maloney (basso). Il nuovo album di casa Ruf offre una cover di un brano di Alvin Lee ed 11 originali firmati da Johnson, brani senza filtri e veri nel raccontare alcuni momenti della vita dell'artista in cui molti ascoltatori potranno riconoscersi. Le atmosfere che si incontrano in questo viaggio sonoro sono molteplici: la leggerezza di "Dirty Mind" e "Straitjacket", l'intensità di "Believe in America" e "Old School" con la loro evidente critica alla società moderna e l'incontenibile gioia della cover di "Rock & Roll Music to the World" di Alvin Lee che vede la band, a cui si aggiungono anche la voce e la chitarra di Zito, usare tutto l'entusiasmo necessario per dare vita ad un'interpretazione grandiosa e coinvolgente. L'ultima parola spetta a Jeremiah Johnson che nell'ultimo brano dell'album accompagna la voce alla sua chitarra: "Voglio che la gente lasci suonare questo disco dalla prima all'ultima nota, che lo porti ad una festa, che lo ascolti guidando o mentre viaggia di notte su una Harley-Davidson. Voglio che questo disco faccia venire alla gente la voglia di ascoltarlo e lasciarsi andare ad un viaggio di emozioni".
anche disponibiliemissione del 16 Luglio 2018