BAUER MATTHIAS / FLORIDIS FLOROS :  AERES  (JAZZWERKSTATT)

L'eccellente bassista tedesco Matthias Bauer e lo straordinario clarinettista e sassofonista greco presentano Aeres, affascinante album composto da 10 splendidi originali firmati dai due musicisti. Nel libretto dell'album la nota regista tedesco-argentina Jeanine Meerapfel descrive Aeres in modo molto originale, mettendo in risalto la particolarità dell'opera di Bauer e Floridis. E' impossibile trattenersi. Questa musica suona e poi si ferma. Come il vento. Il vento può essere violento e forte o debole e carezzevole. Può rimbombare negli orecchi, spargere nell'aria il profumo dei fiori, portare la sabbia del deserto o può urlare ed esigere attenzione. I brani di questo album hanno il nome dei venti: venti del Mediterraneo, del Nord e del Sud. Venti che ci dicono di rimanere a casa o di uscire. Questa musica accompagna gli ascoltatori e crea vari stati d'animo, fa sorgere vibrazioni buone o cattive. Non si può fermare il vento e non lo si può neanche davvero descrivere: il grande regista Joris Ivens ha fatto un film, il suo ultimo quando aveva 90 anni, sul vento. E' andato in Cina alla ricerca della possibilità di descrivere il vento... e sempre e di nuovo non faceva che attestare l'impossibilità di farlo. In questa musica Matthias Bauer al basso e Floros Floridis al sax alto e clarinetto, condividono un dialogo che a volte è morbido ed altre più duro, ma in cui i due sono sempre alla ricerca l'uno dell'atro, sempre in ascolto del partner, sempre pronti ad offrire il meglio che hanno. L'ascoltatore intanto può imprecare o sognare, ma comunque si troverà nel bel mezzo di una tempesta musicale, una tempesta che nasce dall'autenticità di questi due artisti.
BAUER MATTHIAS / FLORIDIS FLOROS
AERES
JAZZWERKSTATT - CD: JW 178
L'eccellente bassista tedesco Matthias Bauer e lo straordinario clarinettista e sassofonista greco presentano "Aeres", affascinante album composto da 10 splendidi originali firmati dai due musicisti. Nel libretto dell'album la nota regista tedesco-argentina Jeanine Meerapfel descrive "Aeres" in modo molto originale, mettendo in risalto la particolarità dell'opera di Bauer e Floridis. "E' impossibile trattenersi. Questa musica suona e poi si ferma. Come il vento. Il vento può essere violento e forte o debole e carezzevole. Può rimbombare negli orecchi, spargere nell'aria il profumo dei fiori, portare la sabbia del deserto o può urlare ed esigere attenzione. I brani di questo album hanno il nome dei venti: venti del Mediterraneo, del Nord e del Sud. Venti che ci dicono di rimanere a casa o di uscire. Questa musica accompagna gli ascoltatori e crea vari stati d'animo, fa sorgere vibrazioni buone o cattive. Non si può fermare il vento e non lo si può neanche davvero descrivere: il grande regista Joris Ivens ha fatto un film, il suo ultimo quando aveva 90 anni, sul vento. E' andato in Cina alla ricerca della possibilità di descrivere il vento... e sempre e di nuovo non faceva che attestare l'impossibilità di farlo. In questa musica Matthias Bauer al basso e Floros Floridis al sax alto e clarinetto, condividono un dialogo che a volte è morbido ed altre più duro, ma in cui i due sono sempre alla ricerca l'uno dell'atro, sempre in ascolto del partner, sempre pronti ad offrire il meglio che hanno. L'ascoltatore intanto può imprecare o sognare, ma comunque si troverà nel bel mezzo di una tempesta musicale, una tempesta che nasce dall'autenticità di questi due artisti".
anche disponibiliemissione del 26 Giugno 2017