Il trio del pianista francese Jobic Le Masson non è un trio: è un mostro di bravura dotato di sei mani e tre paia di piedi. La musica di “Song”, nuovo album della formazione, è una fantasia jazz che attinge alla scena cool, bebop e alla free music, un eclettico pantheon musicale in cui Thelonious Monk, Duke Ellington e Cecil Tylor coesistono con Erik Satie, dando vita a melodie suggestive e stimolanti. Insieme a Le Masson (pianoforte), Peter Giron (basso) e John Betsch (percussioni), c’è l’eccellente sassofonista Steve Potts che, avendo suonato per anni al fianco di Steve Lacy, arricchisce la musica del trio di quella dimensione culturale ed intellettuale che era tipica del sassofonista e compositore americano. Negli 11 brani originali di “Song”, la maggior parte dei quali firmati da Le Masson, emerge tutta la padronanza che i quattro musicisti hanno dei propri strumenti: il risultato è un album sofisticato, elegante e anche molto coinvolgente in cui nulla è scontato. |
