PLANDE' ERIC / PHILLIPS BARRE :  BREATH OF TIME  (JAZZWERKSTATT)

Il tempo respira e passa, senza che l’uomo possa fare niente. Anche se solo a livello intuitivo, i musicisti che fanno improvvisazione conoscono meglio il tempo delle altre persone, visto che lo utilizzano nella loro stessa arte. Ascoltando il sassofonista Eric Plandé ed il contrabbassista Barre Phillips si potrebbe pensare che si limitino a suonare impulsivamente, ma non è così: i due, suonando, si confrontano con il ritmo del mondo, con il suo ancestrale inspirare ed espirare. “Breath of Time” è la dimostrazione pratica di come l’improvvisazione sia allo stesso tempo cercare e trovare, sconfinare e fermarsi, ascoltare e suonare. Tra la modalità dell’attività e dell’attesa non c’è un confine netto, tutto succede simultaneamente ed il meglio che possa accadere nell’improvvisazione è lo stabilirsi di un miracoloso equilibrio tra i musicisti che, pur percorrendo ciascuno il proprio sentiero sonoro, riescono ad influenzarsi a vicenda. In “Breath of Time” il respiro del tempo non è strutturato dal ritmo, i due musicisti percorrono la propria strada creando percorsi condivisi su più livelli ma, pur essendo vicini o talvolta anche intrecciati, mantenendo sempre una propria autonomia.
PLANDE' ERIC / PHILLIPS BARRE
BREATH OF TIME
JAZZWERKSTATT - CD: JW 175
Il tempo respira e passa, senza che l’uomo possa fare niente. Anche se solo a livello intuitivo, i musicisti che fanno improvvisazione conoscono meglio il tempo delle altre persone, visto che lo utilizzano nella loro stessa arte. Ascoltando il sassofonista Eric Plandé ed il contrabbassista Barre Phillips si potrebbe pensare che si limitino a suonare impulsivamente, ma non è così: i due, suonando, si confrontano con il ritmo del mondo, con il suo ancestrale inspirare ed espirare. “Breath of Time” è la dimostrazione pratica di come l’improvvisazione sia allo stesso tempo cercare e trovare, sconfinare e fermarsi, ascoltare e suonare. Tra la modalità dell’attività e dell’attesa non c’è un confine netto, tutto succede simultaneamente ed il meglio che possa accadere nell’improvvisazione è lo stabilirsi di un miracoloso equilibrio tra i musicisti che, pur percorrendo ciascuno il proprio sentiero sonoro, riescono ad influenzarsi a vicenda. In “Breath of Time” il respiro del tempo non è strutturato dal ritmo, i due musicisti percorrono la propria strada creando percorsi condivisi su più livelli ma, pur essendo vicini o talvolta anche intrecciati, mantenendo sempre una propria autonomia.
anche disponibiliemissione del 24 Ottobre 2016