A volte le cose accadono molto velocemente come nel caso di Aruan Ortiz e Grete Skarpeid. I due artisti si sono conosciuti e tra loro si è subito instaurata una profonda sintonia dalla quale è nato l’album “My Songs”. Il pianista jazz con la sua formazione classica ed i suoi ritmi cubani e la cantante norvegese con una grande passione per il jazz, il cantautorato ed i canti popolari, propongono un album che unisce due mondi solo apparentemente distanti, ossia quello della musica scandinava e dei ritmi afro-cubani. Skarpeid ed Ortiz non solo costruiscono un ponte culturale tra due paesi, ma lo fortificano con elementi appartenenti ad altre tradizioni. Traendo ispirazione da varie culture, i dieci brani dell’album regalano all’ascoltatore emozioni diverse che scaturiscono dal contrasto tra le parti vocali chiare e luminose interpretate dalla cantante e le sonorità ritmiche della band. La spontaneità con cui la band di Ortiz interagisce con la vocalista produce qualcosa di assolutamente nuovo, ma che viene percepito dall’ascoltatore come familiare, insolito ed armonioso. Con “My Songs” Grete Skarpeid (voce), Aruan Ortiz (piano), Victor Prieto (fisarmonica), Arturo Stable (pecussioni), Marika Hughes (violoncello), Tom Guarna (chitarra) e Carlo De Rosa (basso) dimostrano che la musica non conosce confini o barriere, ma che è un ottimo strumento per unire realtà tra loro diverse e geograficamente lontane. |
