BROWN OLI :  OPEN ROAD  (RUF)

Nei primi anni ’60 alcuni grandi artisti blues inglesi tra i quali Jimmy Page, Jeff Beck, Eric Clapton e Peter Green hanno conquistato il mondo della musica. Per molto tempo si è creduto che non ci sarebbe mai più stato qualcosa di simile a queste leggende ma, se vi è capitato di ascoltare la musica di Oli Brown, avrete sicuramente cambiato idea: il cantante e chitarrista roots blues inglese, classe ’89, sembra la persona giusta per trasportare l’eredità lasciata dai suoi più illustri colleghi direttamente nel XXI secolo. Con 11 originali, alcuni dei quali scritti insieme a Fred Hollis e Simon Dring, “Open Road”, album di debutto del musicista inglese, trasporta l’ascoltatore in un viaggio alla scoperta dei tanti e variegati paesaggi che compongono l’immenso universo del blues. Brown dimostra di essere un talento raro, capace di prendere il meglio dai musicisti della vecchia generazione, di trarre ispirazione da bluesmen contemporanei come Aynsley Lister, per poi creare uno stile assolutamente personale che ha tutte le carte in regola per essere il blues del nuovo millennio.
BROWN OLI
OPEN ROAD
RUF - CD: RUF 1139
Nei primi anni ’60 alcuni grandi artisti blues inglesi tra i quali Jimmy Page, Jeff Beck, Eric Clapton e Peter Green hanno conquistato il mondo della musica. Per molto tempo si è creduto che non ci sarebbe mai più stato qualcosa di simile a queste leggende ma, se vi è capitato di ascoltare la musica di Oli Brown, avrete sicuramente cambiato idea: il cantante e chitarrista roots blues inglese, classe ’89, sembra la persona giusta per trasportare l’eredità lasciata dai suoi più illustri colleghi direttamente nel XXI secolo. Con 11 originali, alcuni dei quali scritti insieme a Fred Hollis e Simon Dring, “Open Road”, album di debutto del musicista inglese, trasporta l’ascoltatore in un viaggio alla scoperta dei tanti e variegati paesaggi che compongono l’immenso universo del blues. Brown dimostra di essere un talento raro, capace di prendere il meglio dai musicisti della vecchia generazione, di trarre ispirazione da bluesmen contemporanei come Aynsley Lister, per poi creare uno stile assolutamente personale che ha tutte le carte in regola per essere il blues del nuovo millennio.
anche disponibiliemissione del 14 Dicembre 2015