Il compositore, sassofonista e flautista Henry Threadgill è ampiamente considerato fra i più importanti esponenti della musica contemporanea. Il New York Times lo ha definito “uno dei più entusiasmanti ed elusivi compositori in lingua jazz: un mago di timbri mai sentiti, di irti contrappunti e di timbri tenaci ma scivolosi”. Persino a 72 anni di età continua a sfidare se stesso per creare musiche che oltrepassano i confini di quanto già sentito. “Old Locks and Irregular Verbs” propone il suo ensemble di sette musicisti Double Up, la prima nuova formazione di Threadgill in 15 anni ad entrare in sala di registrazione. Threadgill dirige l’ensemble che presenta una sorprendente combinazione degli acclamati pianisti Jason Moran e David Virelles insieme a tuba, violoncello, due sassofoni e batteria. L’album è il tributo di Threadgill al suo amico Lawrence D. ‘Butch’ Morris, compositore e direttore, scomparso nel 2013. Compositore significativo della scena avantgarde, Morris fu responsabile della creazione di una nuova forma di conduzione improvvisata di ampi ensemble che Threadgill definisce “un’emozione, un pensiero, un sentimento”. L’album contiene molte delle caratteristiche delle tipiche sonorità di Threadgill: poliritmi angolari, contrappunti sdrucciolevoli ed armonie super-ampie, prima di divenire, in crescendo, un’elegia che si interrompe bruscamente. Un toccante omaggio finale ed un nuovo capolavoro per Threadgill. Henry Threadgill (composizione, conduzione); Jason Moran (piano); David Virelles (piano); Roman Filiu (sax alto); Curtis MacDonald (sax alto); Christopher Hoffman (violoncello); Jose Davila (tuba); Craig Weinrib (batteria). |
