BHATTACHARYA DEBEN :  THE MUSIC OF UZBEKISTAN  (ARC)

Etnomusicologo indiano discendente da un'antica famiglia di bramini, dal 1955 Deben Bhattacharya ha prodotto documentari, dischi, libri e programmi radiotelevisivi come esperto della tradizione musicale e poetica di moltissimi popoli. Scomparso nel 2001, Bhattacharya ha lasciato un vasto repertorio di preziose registrazioni di sonorità del pianeta, in alcuni casi totalmente scomparse. The Music of Uzbekistan propone alcune registrazioni effettuate dal musicologo nel 1970, quando il paese che si trova sulla Via della Seta, a metà strada tra il Mediterraneo e la provincia cinese di Sian, era ancora parte del dell'ex Unione Sovietica. Per ovviare alle forti restrizioni del governo, Bhattacharya penṣ di registrare in sedi autorizzate dal governo e si rivolse all'orchestra della radio di Tashkent potendo coś utilizzare veri studi di registrazione e catturare le antiche sonorità della musica uzbeka che affondano le loro radici nella tradizione araba, con maqam dalle influenze turche e strumenti acustici che derivano dalla tradizione araba, turca e cinese come chang (dulcimer), rubab (liuto), dutar (liuto), ney (flauto), doira (tamburo a cornice) ed altri ancora. The Music of Uzbekistan cattura tutta l'antica bellezza ed il mistero della tradizione musicale uzbeka. L'album comprende un libretto con interessanti informazioni sullo studioso e la tradizione musicale del paese.
BHATTACHARYA DEBEN
THE MUSIC OF UZBEKISTAN
ARC - CD: EUCD 2438
Etnomusicologo indiano discendente da un'antica famiglia di bramini, dal 1955 Deben Bhattacharya ha prodotto documentari, dischi, libri e programmi radiotelevisivi come esperto della tradizione musicale e poetica di moltissimi popoli. Scomparso nel 2001, Bhattacharya ha lasciato un vasto repertorio di preziose registrazioni di sonorità del pianeta, in alcuni casi totalmente scomparse. "The Music of Uzbekistan" propone alcune registrazioni effettuate dal musicologo nel 1970, quando il paese che si trova sulla Via della Seta, a metà strada tra il Mediterraneo e la provincia cinese di Sian, era ancora parte del dell'ex Unione Sovietica. Per ovviare alle forti restrizioni del governo, Bhattacharya penṣ di registrare in sedi autorizzate dal governo e si rivolse all'orchestra della radio di Tashkent potendo coś utilizzare veri studi di registrazione e catturare le antiche sonorità della musica uzbeka che affondano le loro radici nella tradizione araba, con maqam dalle influenze turche e strumenti acustici che derivano dalla tradizione araba, turca e cinese come chang (dulcimer), rubab (liuto), dutar (liuto), ney (flauto), doira (tamburo a cornice) ed altri ancora. "The Music of Uzbekistan" cattura tutta l'antica bellezza ed il mistero della tradizione musicale uzbeka. L'album comprende un libretto con interessanti informazioni sullo studioso e la tradizione musicale del paese.
anche disponibiliemissione del 15 Aprile 2013