Con le sue sonorità primordiali ed il suo gorgoglio ancestrale il dijeridu è lo specchio perfetto del vasto paesaggio australiano e l'essenza della cultura aborigena. Anche al giorno d'oggi, nonostante esistano circa 10.000 musicisti non aborigeni dedicati al dijeridu, lo strumento australiano continua ad evocare le proprie radici tradizionali, ma risuona in modo nuovo, traendo fresca linfa vitale dalla diversità dei musicisti che trovano sempre innovativi modi per fare musica. "Didj Heart", nuovo album di Charlie McMahon, uno dei più esperti interpreti del dijeridu, fa parte di questo processo di continuo rinnovamento dello strumento australiano. L'album è un caldo mix di emozionanti atmosfere e dinamici groove, ottenuto mescolando le accattivanti sonorità del didje con suggestive melodie e creando brani che vividamente evocano il proprio titolo. McMahon è affiancato dalla formazione Gondwana che insieme a lui nel 1983 pubblicò "Terra Incognita" il primo album al mondo dedicato alle primordiali sonorità del dijeridu. Utilizzando il face bass, un sensore sismico che registra i suoni all'interno della bocca del musicista ed il didjeribone, un dijeridu flessibile che scorre durante l'esecuzione grazie ad un meccanismo simile a quello del trombone, McMahon ha creato "Didj Heart", album innovativo ed all'avanguardia che però non perde mai di vista il carattere tradizionale di questo antico strumento. |
