ZORN JOHN :  INTERZONE  (TZADIK)

Archival Series (file under avantgarde) - Marc Ribot, John Medeski, Trevor Dunn, Cyro Baptista, Kenny Wollesen, Ikue Mori, John Zorn. Interzone è l'attesissimo tributo di John Zorn a William Burroughs e Brion Gysin! Femina, Dictee e Liber Novus rappresentano il trionfale ritorno alle tecniche compositive sviluppate da Zorn negli anni '80, segnandone un nuovo rinascimento formale. Già acclamato come uno dei più interessanti nuovi lavori del prolifico musicista new-yorkese, Interzone potrebbe essere proprio il migliore della serie! Grande appassionato di William Borroughs e Brion Gysin sin dal suo primo incontro con i loro lavori alla fine degli anni '60, Zorn ha spesso fatto riferimento alle loro tecniche letterarie come influenze del suo stile compositivo caratterizzato da tagli e salti veloci. Così, con Interzone, Zorn rende tributo a questi due geniali artisti del XX secolo, saltando tra stili classici, in un continuo susseguirsi di diverse scene musicali. Per la strada ci si imbatte in bar polverosi, strade del Marocco, uffici per il controllo mentale, spettacoli di carnevale e fantasie da science-fiction: la musica cambia in continuazione sviluppandosi inevitabilmente, momento dopo momento, in uno dei migliori lavori di Zorn. Accompagnato dai musicisti ospiti fissi del panorama zorniano, alcuni dei quali già in passato impegnati ad interpretare queste veloci scenette musicali, altri completamente nuovi a questo tipo di progetto musicale, John Zorn è capace di consegnare ai posteri un nuovo capolavoro. Un incredibile ed essenziale nuovo mondo sonoro di proporzioni epiche.
ZORN JOHN
INTERZONE
TZADIK - CD: TZA 7387
Archival Series (file under avantgarde) - Marc Ribot, John Medeski, Trevor Dunn, Cyro Baptista, Kenny Wollesen, Ikue Mori, John Zorn. "Interzone" è l'attesissimo tributo di John Zorn a William Burroughs e Brion Gysin! "Femina", "Dictee" e "Liber Novus" rappresentano il trionfale ritorno alle tecniche compositive sviluppate da Zorn negli anni '80, segnandone un nuovo rinascimento formale. Già acclamato come uno dei più interessanti nuovi lavori del prolifico musicista new-yorkese, "Interzone" potrebbe essere proprio il migliore della serie! Grande appassionato di William Borroughs e Brion Gysin sin dal suo primo incontro con i loro lavori alla fine degli anni '60, Zorn ha spesso fatto riferimento alle loro tecniche letterarie come influenze del suo stile compositivo caratterizzato da tagli e salti veloci. Così, con "Interzone", Zorn rende tributo a questi due geniali artisti del XX secolo, saltando tra stili classici, in un continuo susseguirsi di diverse scene musicali. Per la strada ci si imbatte in bar polverosi, strade del Marocco, uffici per il controllo mentale, spettacoli di carnevale e fantasie da science-fiction: la musica cambia in continuazione sviluppandosi inevitabilmente, momento dopo momento, in uno dei migliori lavori di Zorn. Accompagnato dai musicisti ospiti fissi del panorama zorniano, alcuni dei quali già in passato impegnati ad interpretare queste veloci scenette musicali, altri completamente nuovi a questo tipo di progetto musicale, John Zorn è capace di consegnare ai posteri un nuovo capolavoro. Un incredibile ed essenziale nuovo mondo sonoro di proporzioni epiche.
anche disponibiliemissione del 29 Novembre 2010