SHARP ELLIOT :  ELECTRIC WILLIE - A TRIBUTE TO WILLIE DIXON  (YELLOWBIRD)

La mia prima conoscenza del blues è avvenuta attraverso gli Yardbirds e i Rolling Stones, com'era normale per un ragazzo della classe media bianca dei sobborghi a metà degli anni '60. Un nome ricorrente tra gli autori dei brani era quello di Willie Dixon. Quando ho approfondito il mio ascolto del blues, mi sono subito reso conto che Willie Dixon era l'uomo che distillava in parole e musica l'essenza dell'America nera: si tratta di miti, storie, riti, gioie, tristezza, dolore e speranze. Quelle canzoni e le loro idee sono sparse in tutta la musica americana. In modi diversi Willie Dixon ha creato un legame tra blues e rock. Suonando nei gruppi dagli anni '60 in poi, è sempre stato naturale includere un brano di Willie Dixon per i suoi testi, sagaci e profondi, o per i suoi ritmi coinvolgenti o ancora per le sue armonie. Queste canzoni sono rimaste con noi e, si spera, saranno sempre con noi. Scott Beal è stato il fondatore della Gaff Records, un amico e un compagno spiritoso di cui sento molto la mancanza. È stata un'idea di Scott riunire Henry Kaiser, Glenn Philips ed il sottoscritto in questo progetto. Nei miei colloqui con Henry è nato il concetto di Electric Willie: un tributo al grande maestro e anche un omaggio agli album Electric Mud e Electric Wolf snobbati da parte della critica, ma particolarmente amati da molti musicisti attratti dall'eccesso psichedelico e dai riff del chitarrista Pete Cosey. Scelta ovvia è stata quella di chiedergli di unirsi a noi alla travolgente sezione ritmica formata dal bassista Melvin Gibbs e dal batterista Lance Carter (un altro amico di cui sento molto la mancanza!) e ai cantanti Eric Mingus e Queen Esther. Pur godendo sempre nel riproporre i classici, abbiamo voluto proporre anche alcune delle opere meno note di Willie Dixon tra cui le sue collaborazioni con Ry Cooder e Bob Weir. Mingus e Queen Ester hanno offerto interpretazioni appassionate e noi chitarristi abbiamo cercato di dare il nostro meglio basandoci sulla solidità di Melvin e Lance.
SHARP ELLIOT
ELECTRIC WILLIE - A TRIBUTE TO WILLIE DIXON
YELLOWBIRD - CD: YEB 77152
La mia prima conoscenza del blues è avvenuta attraverso gli Yardbirds e i Rolling Stones, com'era normale per un ragazzo della classe media bianca dei sobborghi a metà degli anni '60. Un nome ricorrente tra gli autori dei brani era quello di Willie Dixon. Quando ho approfondito il mio ascolto del blues, mi sono subito reso conto che Willie Dixon era l'uomo che distillava in parole e musica l'essenza dell'America nera: si tratta di miti, storie, riti, gioie, tristezza, dolore e speranze. Quelle canzoni e le loro idee sono sparse in tutta la musica americana. In modi diversi Willie Dixon ha creato un legame tra blues e rock. Suonando nei gruppi dagli anni '60 in poi, è sempre stato naturale includere un brano di Willie Dixon per i suoi testi, sagaci e profondi, o per i suoi ritmi coinvolgenti o ancora per le sue armonie. Queste canzoni sono rimaste con noi e, si spera, saranno sempre con noi. Scott Beal è stato il fondatore della Gaff Records, un amico e un compagno spiritoso di cui sento molto la mancanza. È stata un'idea di Scott riunire Henry Kaiser, Glenn Philips ed il sottoscritto in questo progetto. Nei miei colloqui con Henry è nato il concetto di "Electric Willie": un tributo al grande maestro e anche un omaggio agli album "Electric Mud" e "Electric Wolf" snobbati da parte della critica, ma particolarmente amati da molti musicisti attratti dall'eccesso psichedelico e dai riff del chitarrista Pete Cosey. Scelta ovvia è stata quella di chiedergli di unirsi a noi alla travolgente sezione ritmica formata dal bassista Melvin Gibbs e dal batterista Lance Carter (un altro amico di cui sento molto la mancanza!) e ai cantanti Eric Mingus e Queen Esther. Pur godendo sempre nel riproporre i classici, abbiamo voluto proporre anche alcune delle opere meno note di Willie Dixon tra cui le sue collaborazioni con Ry Cooder e Bob Weir. Mingus e Queen Ester hanno offerto interpretazioni appassionate e noi chitarristi abbiamo cercato di dare il nostro meglio basandoci sulla solidità di Melvin e Lance.
anche disponibiliemissione del 18 Ottobre 2010